Perché abbiamo scelto l'agricoltura biologica Andiamo alla scoperta dell’agricoltura biologica, chiarendone bene lo scopo, i vantaggi con anche un approfondimento sulle strutture che operano nel biologico in Italia.
La bioagricoltura o agricoltura biologica si pone come obiettivo la produzione di frutta e verdura nel pieno rispetto della stagionalità e con una particolare cura nella coltivazione dei terreni. Caratteristica peculiare e distintiva dei prodotti coltivati secondo le norme ‘bio’ è l’eliminazione di sostanze chimiche per il trattamento delle piante.
Va evitato anche l’uso di diserbanti e concimi non naturali. Ma vediamone bene la definizione.
La filiera della produzione in agricoltura biologica è interamente controllata, protetta e garantita dalla coltivazione alla vendita.
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Con il termine Bioagricoltura o Agricoltura Biologica si fa riferimento alla norma europea 2092/91 che sostanzialmente detta le linee guida per una produzione di frutta e verdura BIO. Rispettando la “normale” stagionalità nei periodi di crescita dei frutti, una coltivazione curata dei campi e sopratutto dove sono vietati
Pro e contro dell’agricoltura biologica per l’ecosistema Vi citeremo alcuni risultati di diversi studi del Rodale Institute, un ente che per primo ha realizzato studi pratici comparati dal 1981 tra agricoltura biologica e convenzionale (con uso di pesticidi e fertilizzanti).
Prima che qualcuno dica che i risultati non sono validi, in quanto prodotti da un istituto storicamente a favore dell’agricoltura biologica, va detto che il Rodale Institute è un’istituzione molto seria nel suo campo e collabora da anni con l’Agricultural Research Service degli Stati Uniti.
I risultati principali dello studio dicono che:
![]() L’impatto dell’agricoltura biologica: altri studi sperimentali Un gruppo di scienziati dell’unità di ricerca sulla conservazione della natura (Università di Oxford) ha invece condotto un progetto interessante sul reale impatto ambientale dell’agricoltura biologica e dell’agricoltura tradizionale arrivando a conclusioni apparentemente contrarie.
Rispetto alle emissioni di ossido di diazoto, di ammoniaca e di azoto, il potenziale di eutrofizzazione (cioè il potenziale di arricchimento nutrizionale) e quello di acidificazione (cioè la presenza di sostanze acidificanti) è maggiore nell’agricoltura biologica per unità di prodotto.
Le piante alleate Ci sono poi delle piante ‘specializzate’ nell’attirare una vasta gamma di sirfidi, insetti specializzati nell’impollinazione e nella distruzione degli afidi. La calendula e il tagete, tanto per citarne alcuni, ma anche l’ortica e il fiordaliso, amate in particolare dalle coccinelle, che sembrano apprezzare anche il cavolfiore e i broccoli.
Se ben posizionate e coltivate, queste piante, in perfetta azione sinergica, riusciranno a farci evitare l’impiego di pesticidi chimici dannosi per l’ambiente e la salute.
Questa strategia non può assicurare la protezione totale delle colture, dato il numero limitato di specie di insetti controllabili. Ciononostante, si tratta di un principio importante che sta alla base dell’agricoltura biologica.
Sono sostanze emesse da apposite ghiandole, che possono costituire una trappola per le molteplici specie che si nutrono delle piante. Sono un nuovo Blocco di testo, pronto per il tuo contenuto ![]() © 2020 Azienda Agricola Ligure - P.iva 0123456765 | Termini e Condizioni Privacy Policy |